Il Comando provinciale di Caserta del Corpo forestale dello Stato,  insieme al Nucleo Agroalimentare e Forestale di Roma,  ha messo a segno un duro colpo contro coloro che vendono come Mozzarella di bufala campana Dop,  un latticino di latte vaccino e che nulla a che fare con la famosa denominazione.

Al termine dell’operazione, condotta nelle provincie che ricadano nella zona di produzione prevista dal disciplinare per la Mozzarella di bufala campana Dop,  sono stati sequestrati circa 80 chilogrammi di mozzarella di bufala, elevate decine di sanzioni amministrative per un valore complessivo di oltre 50mila euro e denunciata una persona per frode in commercio e contraffazione di partite di mozzarella di bufala campana Dop.

L’operazione e’ il frutto di indagini condotte nelle province di Caserta, Isernia, Frosinone e Chieti e le attività di controllo hanno riguardato un caseificio del casertano e diversi punti vendita distributori del suo prodotto che e’ risultato il più diffuso in tale area.

Nei numerosi punti vendita ispezionati dalla Forestale sono state riscontrate diverse violazioni in materia di etichettatura e di pubblicità ingannevole verso il consumatore. In molti casi venivano pubblicizzati ed esposti impropriamente il marchio del consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana DOP e quello della denominazione di origine protetta,  visto che il caseificio di riferimento non e’ risultato iscritto al consorzio di tutela.

Inoltre sono state sequestrate partite di mozzarella in via amministrativa ed elevate sanzioni per la vendita diretta della mozzarella allo stato sfuso perché vietata dalle normative vigenti, con l’unica deroga prevista per i negozi annessi ai caseifici produttori. Particolarmente rilevante e’ stato l’intervento della Forestale in un punto vendita della provincia di Isernia dove sono stati sequestrati 20 chilogrammi di mozzarella e circa 2mila involucri finalizzati al confezionamento di un prodotto generico che veniva fraudolentemente pubblicizzato ed etichettato come mozzarella di bufala campana Dop, riportando sugli incarti anche il marchio consortile e il logo comunitario Dop.

Il titolare dell’esercizio commerciale e’ stato denunciato alla Procura della Repubblica di Isernia per i reati di frode nell’esercizio del commercio e contraffazione di indicazione geografica e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari.