Dopo anni di sostanziale tranquillità, dovuta alla sostanziale sospensione cautelativa dei concianti delle sementi neonicotinoidi, ritenuti dagli apicoltori pericolosi per la salute delle api, nel primo semestre di quest’anno si sono verificati nuovi pesanti casi di moria.

Sicuramente le anomale condizioni meteo di quest’anno hanno favorito lo spopolamento degli alveari. Nel solo periodo tra marzo e maggio si sono registrati infatti ben 102 casi (furono complessivamente poco più di 70 nel 2013 e circa 40 nel 2012) ,secondo i dati della rete di monitoraggio ufficiale Bee Net, concentrati soprattutto negli areali del Nord Italia.

Gli apicoltori aderenti a Conapi e Unapi ora intendono chiedere alle istituzioni di verificare la dannosità sulle api dei preparati recentemente autorizzati, di predisporre maggiori controlli e di effettuare una repressione adeguata nel caso di comportamenti irresponsabili.