L’Europa non fa sconti. Una sentenza della Corte di giustizia europea ha dichiarato l’Italia inadempiente rispetto alle obbligazioni derivanti dal diritto dell’Unione in materia di quote latte per “non aver predisposto, nell’arco di 12 anni, mezzi legislativi e amministrativi idonei ad assicurare il regolare recupero del prelievo supplementare dai produttori responsabili della sovrapproduzione“.

Viene dunque condannata la gestione del regime delle quote latte dal 1984 a oggi, con particolare riferimento alla fase successiva al 1995. La sentenza si riferisce al mancato recupero di 1,343 miliardi di euro dai produttori  che hanno  superato le quote nelle campagne lattiero-casearie dal 1995-1996 al 2008-2009.

L’Italia si dovrà ora uniformare alle indicazioni della Corte.