MILANO – La conservazione e il packaging dei cibi è fondamentale per garantirne la genuinità e la sicurezza in un settore a sempre più ampia distribuzione: come ha ben dimostrato il caso del timore di diffusione in tutta Europa dell’Escherichia coli, la corretta lavorazione e conservazione dei cibi non rappresenta solo un aspetto importante per l’ampliamento del business del prodotto, né solo una basilare questione di sicurezza e igiene, ma si tratta del fondamento per la solidità della filiera del food, in un mercato ormai globalizzato e in continuo mutamento.

Proprio una lacuna al termine della filiera, a livello della conservazione, può, infatti, mettere a rischio intere categorie di prodotti, creando danni alle aziende, rischi per i consumatori e allarme sociale. Lo sviluppo del packaging e della logistica della conservazione diventano così il primo passo per la garanzia dell’intera filiera agroalimentare. Per fare il punto sulle buone pratiche che possono garantire la migliore conservazione di una gamma ampia di prodotti, Ipack-Ima Spa, società che organizza la più importante manifestazione fieristica dedicata a processing, packaging e material handling (food e non food) invita gli operatori dell’industria alimentare, grande distribuzione e HoReCa all’incontro “Tecnologie per Freschi, Freschissimi e Convenience Food” che si terrà il 15 giugno, in Sala Collina, nella Sede del Sole 24 Ore, in via Monte Rosa 91 a Milano, a partire dalle ore 9.

Il convegno è patrocinato da Unido-Organizzazione per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite e vede la partecipazione di esperti e accademici che rifletteranno sui molteplici aspetti legati alle tecnologie alimentari nell’ambito di prodotti differenti, ma uniti dalla caratteristica comune di richiamare ad una alimentazione genuina, tradizionale, che l’industria del packaging deve saper rispettare e conservare con le più moderne ed avanzate tecnologie.

“Dal punto di vista dei trend di consumo – spiega Claudio Peri, professore emerito dell’università di Milano – esistono due tendenze, apparentemente contraddittorie, che chiamano oggi l’industria alimentare a riflettere sui propri prodotti e sulle tecnologie adottate per la loro conservazione: da una parte, infatti, il consumatore si va orientando verso cibi crudi e freschi, da utilizzare nella loro forma più “naturale” senza particolari lavorazioni, dall’altra sceglie e ama anche le proposte del convenience food, ovvero cibi e alimenti già trattati (pronti per la cottura o precotti, prelavati, premiscelati, reconditi, ecc) che ne facilitano il consumo, abbreviando i tempi di preparazione. In entrambi i casi – conclude il Prof. Peri – si tratta di prodotti delicati, in cui la preparazione e il confezionamento devono essere attuati con grande precauzione e precisione per conservarne intatte le caratteristiche, impedendone la contaminazione e garantendone la sicurezza, rendendo conveniente la produzione per l’industria e facile e gradevole l’uso per il consumatore”.

Il cibo confezionato o già pronto (si va dai prodotti di quarta gamma, come le insalate prelavate al convenience food, come pietanze già cucinate pronte in pochi minuti) non viene scelto solo per motivi legati alla fretta e alla comodità, ma anche per la qualità che può esprimere: non di rado si vanno proponendo, infatti, prodotti da gourmand, specialità da veri buongustai subito pronte e di successo presso il pubblico. L’era dei prodotti pronti non è senza tradizione: infatti, con i primi prodotti e conserve in scatola nati nel XIX secolo prende il via la tendenza a mettere a disposizione del consumatore cibi in grado di conservarsi a lungo e ad un prezzo contenuto. Un fenomeno che diventa in breve simbolo stesso della modernità, come testimonia il famoso barattolo di Campbell’s Soup ritratto da Andy Warhol.

Il mercato della quarta gamma, poi è in crescita: come mostreranno i dati che verranno commentati da Lucia Baldi, ricercatore di Economia agroalimentare presso l’università di Milano, in Italia, la produzione si concentra principalmente nel Nord e in Campania, mentre le vendite nel Nord Ovest ma con interessanti tassi di crescita nel Sud. La grande distribuzione veicola il 90% del prodotto. Il prezzo di alcuni prodotti di quarta gamma può essere anche di cinque volte il prezzo del prodotto non trattato: un aspetto che fa riflettere su quanto il consumatore sia disposto a spendere per prodotti in grado di garantire freschezza, sicurezza e servizio. Le sessioni del convegno tratteranno, da vari punti di vista, i temi legati alle nuove abitudini alimentari, all’evoluzione della filiera intorno ai prodotti freschi e di quarta gamma, alle tecnologie più avanzate – sottovuoto o atmosfera protetta – per proteggere e conservare gli alimenti. Grande attenzione verrà data al tema dell’igiene e della tracciabilità di filiera, punti cardine per cibi così delicati, ma non saranno dimenticati gli aspetti collaterali legati all’impatto ambientale, ai consumi energetici, ai controlli, ecc.

Infine, anche i prodotti di nicchia, come quelli destinati ai celiaci, cadranno sotto la lente degli esperti. A chiudere la giornata, una tavola rotonda dedicata alle prospettive dei prodotti alimentari pronti al consumo, consentirà agli operatori uno scambio diretto intorno ai temi della giornata, alle esperienze maturate negli anni, alle aspettative di sviluppo del food packaging. Sarà discusso il ruolo della legislazione e si accennerà al ruolo della comunicazione al consumatore per consentirgli la migliore e più sicura fruizione di questi cibi.

Questo convegno segnerà una nuova tappa di avvicinamento alla manifestazione Ipack-Ima, in programma a Fieramilano dal 28 febbraio al 3 marzo 2012, dove le tecnologie per confezionamento e la conservazione del food e del non food saranno esposte ed esperibili per gli operatori. In attesa del momento espositivo, però, i settori legati a industria alimentare, grande distribuzione e HoReCa potranno già trovare nel convegno del 15 giugno il forte portato di know how per gli operatori che caratterizzerà l’evento fieristico del 2012.

Per informazioni: Ipack-Ima spa, Maria Grazia Facchinetti, tel. 02-3191091.