La protesta prevista per il 9 dicembre è inutile e dannosa nella forma annunciata. Grave preoccupazione per le imprese agricole aderenti all'Uci sono state espresse dal presidente dell'organizzazione che raggruppa piu' di cinquanta mila imprese del comparto agricolo.

La protesta prevista per il 9 dicembre è inutile e dannosa nella forma annunciata. Grave preoccupazione per le imprese agricole aderenti all'Uci sono state espresse dal presidente dell'organizzazione che raggruppa piu' di cinquanta mila imprese del comparto agricolo.

Le nostre imprese non intendono partecipare ad inziative che si pongono obiettivi eversivi e rivoluzionari, come si legge nei loro comunicati. I paventati blocchi stradali che potrebbero portare a ritardi nelle consegne o impedire i rifornimenti ai punti di consumo rischiano di far perdere le commesse, vanificando mesi di lavoro con conseguenti danni economici, che potrebbero pregiudicare la tenuta stessa delle aziende, in modo irreparabile.

Uci rispetta il diritto di manifestare e ne comprende e condivide le ragioni e le iniziative, ma ritiene anche che queste ultime debbano realizzarsi nel rispetto dei diritti e degli interessi generali del paese. Non ultimo quelli di altre categorie, e in particolare dei nostri produttori.

Chiediamo rispetto per il lavoro dei nostri imprenditori e in caso contrario agiremo a tutela dei loro interessi. Il Ministro dell'Interno e le Prefetture hanno il dovere di intervenire a garantire le liberta' fondamentali, in ogni paese democratico, e per questo rivolgiamo un pressante appello affinche' mettano in atto quanto di loro competenza per tutelare i diritti di chi ha necessità di continuare ad espletare la propria attività lavorativa.

Confidiamo nel buon senso e nel senso di responsabilità delle parti in causa, ciò di cui il paese sente un grande bisogno in questa fase difficile. Noi faremo la nostra parte, come sempre.


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