BOLOGNA – Torna per tre domeniche consecutive – l’8, il 15 e il 22 maggio – “Fattorie Aperte”, la manifestazione promossa dall’assessorato regionale all’Agricoltura dell’Emilia Romagna.

L’iniziativa è giunta ormai alla sua tredicesima edizione. Quest’anno vi hanno aderito 185 aziende agricole in tutto il territorio regionale, che apriranno le porte al pubblico per raccontare i saperi e i sapori che caratterizzano il patrimonio agroalimentare. Le domeniche di apertura delle aziende agricole sono passate da due a tre per rispondere al crescente interesse dei visitatori. “Diventato negli anni un appuntamento sempre più apprezzato da moltissimi cittadini con oltre 50mila visitatori nella passata edizione primaverile – informa una nota istituzionale – ‘Fattorie Aperte’ rappresenta non solo un’occasione per trascorrere una giornata all’aria aperta, ma anche un’opportunità preziosa per scoprire e riscoprire la natura, i prodotti, le tradizioni delle nostre campagne”. Per l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni “c’è una crescente voglia di natura e di genuinità.

‘Fattorie Aperte’ rappresenta l’occasione più importante per far conoscere anche a chi vive in città lo straordinario patrimonio rappresentato dai saperi, dalle tradizioni, dalle tante eccellenze enogastronomiche delle nostre campagne”. Un’occasione, dunque, per scoprire o riscoprire il territorio, le produzioni tipiche che lo caratterizzano, i prodotti a marchio Dop e Doc. Per assistere a riti quali la cottura del pane nel forno a legna o la preparazione di formaggi con latte fresco appena munto. Per effettuare passeggiate a cavallo o in mountain bike, percorsi naturalistici e sensoriali. Ricchissimo il programma, consultabile – nel dettaglio – al sito www.fattorieaperte-er.it. Un’apposita guida è scaricabile on-line, oppure è possibile richiederla negli assessorati provinciali all’Agricoltura, presso gli uffici relazioni con il pubblico e negli info-point dei Comuni. Tra l’altro sarà possibile accedere a numerosi musei. In provincia di Bologna saranno accessibili il museo della Civiltà contadina di San Marino di Bentivoglio e villa Smeraldi. In provincia di Parma si potrà vedere il nuovo Museo del pomodoro a Collecchio, quelli del Parmigiano-Reggiano a Soragna, del Prosciutto e dei salumi parmigiani a Langhirano, del Salame a Felino.

In provincia di Modena, dove saranno aperte 27 aziende, saranno accessibili i musei relativi alla coltura del castagno di Zocca e all’aceto balsamico tradizionale di Spilamberto. “Lo scorso anno – sottolinea Giandomenico Tomei, assessore provinciale all’Agricoltura – furono oltre tremila le persone che parteciparono all’iniziativa, un numero ci auguriamo possa aumentare quest’anno anche perché le aziende agricole aperte sono aumentate. Sarà l’occasione per adulti e bambini di osservare da vicino il lavoro degli agricoltori, autentici “custodi” di un patrimonio che intendiamo promuovere e valorizzare soprattutto tra le nuove generazioni”.

Qui la guida di Fattorie aperte sarà distribuita anche nelle edicole o consultabile al sito www.agrimodena.it. In provincia di Forli-Cesena si potranno visitare Casa Artusi a Forlimpopoli e il Museo di storia dell’agricoltura, dentro la Rocca malatestiana di Cesena. In provincia di Ferrara sono stati attivati percorsi naturalistici nelle oasi naturali, ad esempio nelle valli di Campotto nel Comune di Argenta. In provincia di Rimini saranno aperte 14 fattorie che proporranno visite guidate a vigneti, oliveti, frutteti, allevamenti, frantoi, cantine, serre coltivate a funghi, escursioni nel bosco, passeggiate nei pascoli. Ci saranno anche degustazioni di prodotti tipici e aziendali, dimostrazioni pratiche (ad esempio, fare i formaggi, giochi e mestieri di una volta, intreccio vimini) che permetteranno a chi vive in città di scoprire l’identità rurale.

“L’auspicio – commenta l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Rimini, Jamil Sadegholvaad – è che l’iniziativa possa costituire per tutti un’occasione di nuove esperienze, una giornata a contatto con la natura e col mondo rurale, per consolidare il legame col territorio e con le sue aziende agricole. Aspetto non secondario è quello di fornire strumenti ai cittadini per essere sempre più soggetti consapevoli rispetto ai consumi alimentari, spesso sacrificati alle insalubri esigenze di una vita quotidiana da ritmi troppo accelerati. Obiettivo, quest’ultimo, che rientra appieno tra le prerogative della legge regionale 29 del 2002, destinata dall’Emilia-Romagna all’educazione alimentare e all’orientamento ai consumi”. Gli agricoltori, per celebrare l’anno internazionale delle foreste proclamato dall’Onu, distribuiranno ai visitatori alcune piantine delle specie forestali autoctone del territorio provenienti da vivaio.