I ministri e rappresentanti degli ”Stati Artici”, riuniti al Forum internazionale sull’Orso Polare di Mosca, “hanno preso impegni importanti che aiuteranno la sopravvivenza di questo straordinario animale in un Artico sempre piu’ fragile, ma la minaccia piu’ grave e’ il cambiamento climatico e va affrontata a livello globale: dal 1979 il volume dei ghiacci artici, habitat e terreno di caccia dell’orso polare, e’ diminuito del 47% e ai ritmi attuali entro il 2050 potrebbe sopravvivere solo il 25% degli orsi polari presenti oggi nella banchisa artica”.

La risposta degli ”Stati Artici” “e’ un buon passo avanti per garantire un futuro per questi magnifici animali– commenta Jim Leape, direttore generale del WWF internazionale, presente al Forum- il dibattito si e’ costruito su quarant’anni di buoni piani di conservazione. Il WWF ha invitato gli Stati a raddoppiare i propri sforzi per garantire di vincere le sfide dei prossimi quarant’anni, implementando il piano d’azione circumpolare per gli orsi e agendo seriamente per fermare il cambiamento climatico”.

Uno degli impegni presi dalla Forum Declaration vede i cinque stati che ospitano popolazioni di orsi polari – ovvero Canada, Norvegia, Danimarca e Groenlandia, Russia e Stati Uniti – lavoreranno sulla gestione dell’habitat degli orsi polari tenendo in considerazione la riduzione dei ghiacci artici e l’aumento degli interessi delle industrie. “Siamo soddisfatti di tutti gli impegni presi oggi- dice Isabella Pratesi, direttore Conservazione internazionale del Wwf Italia- ma monitoreremo attentamente perche’ gli impegni vengano tradotti in azione”.

Il Wwf “terra’ traccia delle attivita’ degli Stati in un rapporto annuale- dice Pratesi- e continueremo a supportare la fondamentale azione per l’orso polare attraverso l’Artico, offrendo risorse e competenze per valutare lo stato delle popolazioni, identificare e gestire gli habitat chiave e ridurre i conflitti tra gli orsi e le persone”.