Ben 3 milioni e mezzo di coni, coppette e ghiaccioli; totale 3 kg di gelato procapite. Sono questi i numeri di un 2017 particolarmente “goloso”, che ha visto crescere il consumo dei gelati industriali.

“Il 2017 è stato per il settore dei gelati un anno estremamente positivo – ha dunque commentato Michelangelo Giampietro, nutrizionista e presidente di Igi, Istituto del Gelato Italiano –. Grazie ad un’estate particolarmente calda, il gelato si è confermato lo scorso anno uno dei principali alleati contro la calura. Secondo un’indagine svolta per noi dall’Istituto di ricerca Doxa è emerso che piace al 93% degli italiani. Un’abitudine che sta sempre maggiormente prendendo piede e che è confermata anche dall’indagine Igi Doxa, secondo cui tre italiani su dieci lo consumano almeno 3 o 4 volte (16%) o addirittura tutti i giorni (11%)”.

Gli analisti considerano il gelato come “referenza anti ciclica”, che si consuma tutto l’anno sebbene  il picco dei consumi sia naturalmente legato ai mesi estivi. La produzione ha totalizzato l’anno scorso  213.125 tonnellate per un valore complessivo di 2.063,9 milioni di euro. I più venduti sono i gelati da asporto che rappresentano circa il 75% delle quantità totali e oltre il 76% del fatturato del comparto.

Valori positivi anche per le esportazioni, che nel 2017 hanno riguardato 69.938 tonnellate di gelato, con un incremento del 3,1% per un valore di 230,3 milioni di euro. La Germania risulta il primo partner per i produttori italiani con una incidenza che sfiora il 20% del totale, seguita da Regno Unito, Francia, Spagna e Paesi Bassi. E nel 2018? “I primi dati della stagione ancora in corso evidenziano una tendenza importante, che rimarca ancora una volta la bontà del gelato industriale”, afferma Igi.

“Dai primi dati raccolti –conclude Giampietro– risultano  in crescita i gelati sfusi, ovvero quei prodotti finiti che utilizzano le gelaterie artigianali.  Il loro utilizzo, pensato dall’industria per rispondere alle esigenze dei consumatori con una produzione costante di gelati ottimi, sicuri e con gusti vari nel corso di tutte le stagioni, permette così di far convergere la tradizione e l’innovazione, l’artigianale e l’industriale, sfruttando appieno i passi avanti che i reparti di ricerca e sviluppo delle aziende hanno fatto negli anni ottenendo dei prodotti di qualità sempre più alta”.