Un solo caso di positività limitato allo 0,1 per cento di soia, quindi al di sotto dei limiti di legge. Anche nel 2011 la Sardegna si conferma “Ogm free” per l’assenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti destinati al consumo umano.

La notizia arriva dal Ministero della Salute, che a Roma ha presentato la Relazione 2011 sul Piano nazionale di controllo Ogm. Nella nostra regione gli esami sono stati eseguiti dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (IZS), unico ente isolano accreditato per le analisi degli Organismi geneticamente modificati. I laboratori IZS di Sassari hanno esaminato 56 campioni tra alimenti destinati all’alimentazione umana e cibi ad uso zootecnico.

Sotto esame sono finiti biscotti, riso, latte di soia, cereali, succhi di frutta, snack e integratori dietetici prelevati dai Servizi veterinari delle Asl nei supermercati di tutta l’Isola, oltre ai mangimi animali raccolti tra i rivenditori, i produttori e gli allevatori della Sardegna.

Secondo i dati del Ministero, nel corso dell’attività di controllo sul territorio nazionale sono stati raccolti prodotti trasformati e materie prime per un totale di 89 4 campioni. Il 24,5% ha interessato la farina di mais, il 12% la farina di riso, il 10 % le bevande di soia, circa il 5,8% i fiocchi di cereali e gli snack salati, seguiti da biscotti e matrici di farina mista, pasta, farina di soia e cracker.

“Abbiamo aumentato i controlli rispetto al 2010 e quasi raddoppiato il numero di esami minimo richiesto dal Piano nazionale – commenta il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico, Antonello Usai -. In generale possiamo dire che la nostra regione è in linea con i dati rilevati sul territorio italiano, dove la presenza di Ogm negli alimenti è limitata a livello di tracce“.