Andamento climatico anomalo, significativo numero di incendi boschivi in una stagione inconsueta.

L’andamento climatico particolarmente anomalo, registrato dall’inizio dell’anno, sta favorendo, soprattutto nelle regioni meridionali, un significativo numero di incendi boschivi, in una stagione inconsueta.

Nei primi tre mesi dell’anno il numero degli incendi boschivi è triplicato rispetto alla media del periodo, con una pausa nella prima metà di febbraio a causa dell’eccezionale ondata di maltempo che ha investito il nostro Paese. La novità più rilevante è che normalmente i roghi invernali si sviluppano sull’arco alpino, mentre da dieci giorni si deve fronteggiare una preoccupante diffusione del fenomeno nelle regioni del Meridione.

Al Centro-Sud è stato registrato il maggior numero di roghi. La Campania è stata la regione più colpita dalle fiamme con 21 incendi, seguita dalla Calabria con 13, dal Lazio con 11, dalla Toscana con 8 e dall’Umbria con 5 . Sono stati registrati 22 interventi della flotta aerea di Stato, tra cui un elicottero S64F “Toro Seduto” del Corpo forestale dello Stato è intervenuto in Campania in Provincia di Napoli, nel Comune di Pozzuoli in località Campiglione, per spegnere un incendio che ha bruciato dieci ettari di alta macchia e fustaie.

Un altro intervento è stato effettuato, sempre in provincia di Napoli, nel comune di Somma Vesuviana in località Santa Maria delle Grazie. Lo stesso elicottero si è poi recato, in provincia di Salerno per sedare il rogo divampato nel Comune di Camerota in località Montecuppa, dove sono andati in fumo venti ettari di cedui e rimboschimenti.

Un AB 412 del Corpo forestale dello Stato è, invece, intervenuto in provincia di Frosinone in località Cardito, dove sono andati in fumo sei ettari di boschi e alta macchia. Ricordiamo il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che danno fuoco ai boschi e danneggiano il nostro patrimonio naturale.