Con la bella stagione iniziano le gite fuori porta, le vacanze estive e la voglia ricercare le particolarità dei tanti luoghi italiani. L’invito delle Città del Miele è di scoprire le tante e diverse fioriture che arricchiscono le località di mare, di montagna, di collina e di pianure seguendo un ideale volo delle api alla ricerca delle origini dei tanti e diversi mieli italiani.

Il Bel Paese vanta oltre sessanta mieli diversi, un primato mondiale e alcuni dei quali unici proprio in virtù del loro territorio d’origine: è il caso del ‘miele di marasca’ del Friuli, piuttosto che il miele di corbezzolo della Sardegna, o del miele di abete bianco del Piemonte. Alle non poche rarità si affiancano i mieli nazionali più noti da quello di acacia al castagno, da quello di tarassaco al girasole, a seguire quelli di lupinella, di arancio, di timo … un ricco elenco di mieli simili ma mai eguali, a conferma che ogni singolo miele porta con sé il proprio ambiente di fioritura.

Ogni vasetto di miele, infatti, non solo racconta il proprio ambiente ma ci ricorda anche un grande ‘lavoro certosino’ che non cessa mai di stupire: per produrre un kg di miele le api percorrono 150 mila km, ogni colonia di api uscendo quotidianamente dall’arnia incontra 225 mila fiori, ricordando il valore inestimabile della natura.

Ogni festa, sagra, mercato del miele da luglio a ottobre richiama a raccolta ‘i cacciatori di mieli’: un pubblico di oltre 400 mila consumatori che ogni anno frequentano i diversi appuntamenti delle Città del Miele. Ogni singola ‘festa’ è una preziosa vetrina di grandi mieli e prodotti dell’alveare, un’offerta di degustazioni guidate, un invito a scoprire le ricette locali della cucina al miele, un coinvolgimento dei bambini a conoscere il mondo delle api, un insieme espositivo di mostre fotografiche e artistiche a tema, con immancabili appuntamenti musicali.