“Ho scritto al ministro dell’Ambiente e mi ha già risposto, si continua a lavorare per passare per la modifica della legge 157/92”. 

E’ di nuovo emergenza cinghiali Il ministro Bellanova ha spiegato che i coltivatori saranno risarciti, e che non finisce qui. “Ho scritto al ministro dell’Ambiente e mi ha già risposto, si continua a lavorare per passare per la modifica della legge 157/92”. “Abbiamo sbloccato il 24 ottobre il decreto per il riconoscimento dei benefici per i danni subiti, e lo abbiamo fatto acquisendo finalmente tutti i pareri, compreso quello della Conferenza Stato-Regioni – ha spiegato ancora -.

Un po’ di numeri; oltre otto italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero. Un allarme condiviso dall’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (Efsa) che ha lanciato un appello urgente agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e realizzare una riduzione del numero di capi per limitare il pericoloso rischio di diffusione di malattie, come la peste suina africana.

Un allarme reale anche in Italia dove i cinghiali sempre più spesso razzolano tra i rifiuti delle città. Nel mirino finisce soprattutto la presenza eccessiva di cinghiali, che il 69% degli italiani ritiene che siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati che si sono formati un’opinione.