Il comparto informazione, comunicazioni e tecnologia (Ict) emette ogni anno tanta anidride carbonica quanto tutta l’industria mondiale dell’aviazione e dei trasporti aerei.

Il comparto informazione, comunicazioni e tecnologia (Ict) emette ogni anno tanta anidride carbonica quanto tutta l’industria mondiale dell’aviazione e dei trasporti aerei. Cioè l’Ict “vale” da sola il 2% delle emissioni globali di CO2 e si prevede che nel 2020 le sue emissioni siano destinate a raddoppiare.

E’ quanto evidenziano i ricercatori del Centro per l’efficienza energetica nelle telecomunicazioni (Ceet) dell’Università di Melbourne in uno studio pubblicato su Environmental Science & Technology. Il comparto Ict emette più di 830 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno e, soltanto il segmento internet, consuma circa l’uno per cento di tutta l’energia elettrica del pianeta.

Consumi che entro il 2020 gli studiosi del Ceet prevedono in aumento fino al 5-10% del totale della produzione di elettricità globale. Il problema centrale è che le emissioni del comparto Ict, a differenza di altri settori in apparenza più inquinanti sotto l’aspetto delle emissioni di gas serra, non sono state finora analizzate con cura e soprattutto non sono stati sviluppati precisi modelli statistici di analisi.

Gli studiosi del Ceet stanno mettendo a punto due nuovi modelli per meglio stimare il consumo di energia e le emissioni di CO2 dovute a internet e agli altri servizi di telecomunicazioni.